La sede: dalla Scuola di Paleografia e Filologia Musicale alla Facoltà di Musicologia.

Per onorare la memoria dell’insigne musicologo cremonese Gaetano Cesari a quindici anni dalla scomparsa, tra giugno e luglio del 1949 fu allestita presso la Biblioteca Governativa di Cremona una mostra bibliografica dedicata ai musicisti cremonesi dal Rinascimento all’Ottocento.

All’esposizione nella città natale di Antonio Stradivari, Claudio Monteverdi e Amilcare Ponchielli partecipavano venti biblioteche italiane e straniere. Il catalogo «avrebbe dovuto costituire un sostanziale contributo agli studi di storia della musica e promuovere la costituzione dell’Istituto Cesari di Musicologia». L’obiettivo fu prontamente raggiunto e nei mesi successivi alla mostra nacque l’Istituto Cesari di Musicologia, trasformato nel 1950 da un accordo tra l’Università degli Studi di Parma, il Comune di Cremona, l’Istituto Cesari e la Biblioteca governativa in Scuola Universitaria di Paleografia Musicale «affermata felicemente fin dal suo primo anno di vita sia per valore e serietà dei docenti sia per qualità e volontà degli studenti che sono accorsi […] dalle Università e dai Conservatori di Musica, da due ordini di studi cioè completamente diversi, trascuranti affatto il primo la cultura musicale e il secondo la cultura latina: per cui la nostra Scuola è apparsa come il punto d’incontro di due culture verso un unico obiettivo di studio» .

La Scuola di Paleografia e Filologia Musicale, passata nel 1974 all’Università degli Studi di Pavia, attivò il corso di laurea in Musicologia nel 1979 e divenne nel 2001 l’attuale Facoltà di Musicologia, sede del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali. La Facoltà propone una ricca scelta tra insegnamenti e laboratori e ha la peculiarità, unica al mondo, di offrire discipline musicologiche specifiche per ogni periodo storico (dall’antichità classica all’età contemporanea) e per i diversi aspetti tecnici, interpretativi, analitici, filologici e di conservazione-fruizione del patrimonio musicale (dalla semiografia medievale all’acustica, dalla bibliografia alla conservazione e restauro degli strumenti, dalla storia della prassi esecutiva alla storia delle forme e delle tecniche compositive, ecc.).

La Facoltà di Musicologia non va confusa, come talvolta succede, con la Scuola di Liuteria e neppure con il Conservatorio, anche se utenza e ambito di interessi procurano occasioni di musica dal vivo di buon livello. Dall’anno accademico 2000-01 svolge continuata attività il coro della Facoltà, che ha tenuto apprezzati concerti in Italia e all’estero.